Creare, insieme alle istituzioni, una legge regionale sul diritto allo studio che vada a sostituire quella attuale, considerata obsoleta e datata 1992 – quindi risalente a prima della riforma del titolo V della Costituzione – che dà alle Regioni il compito di garantire il diritto allo studio.
È quanto propone la Rete degli studenti medi delle Marche che ha incontrato, in Regione, gli assessori Loretta Bravi (con deleghe all’Università e diritto allo studio, formazione professionale e istruzione), Angelo Sciapichetti e una rappresentanza dell’assessorato all’Edilizia Pubblica.

«Siamo felici dell’esito dell’incontro – dichiara Elena Lippi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi Marche -, soprattutto per il fatto che gli Assessori si sono dimostrati disponibili ad accogliere le nostre proposte e sensibili verso le problematiche studentesche: confidiamo in risultati concreti e tangibili, che speriamo di raggiungere il più presto possibile».
Le tematiche affrontate riguardano tutti gli aspetti che costituiscono il Diritto allo studio: trasporti, libri di testo, scuole aperte e welfare studentesco. Si tratta, in sostanza, di problematiche che, insieme all’edilizia scolastica, sono estremamente sentite dagli studenti di tutta la regione marchigiana, che ormai da anni vedono non totalmente riconosciuti i propri diritti.
«Siamo rimasti positivamente colpiti dall’impegno e dalle chiare richieste dei ragazzi, educati e competenti, interlocutori attivi e propositivi»: così gli assessori Bravi, Sciapichetti e Casini hanno commentato l’incontro con l’associazione studentesca.
Seguiranno altri incontri singolarmente con ciascun assessore per le diverse tematiche.
