Mi chiamo Roberta Calcagno, ho 24 anni e vengo da Latiano, piccola città della Provincia di Brindisi. Mi sono laureata in Scienze dell’Amministrazione e ora frequento la specialistica di Economia “Consulenza e Direzione Aziendale”.
Sono giunta a Macerata per iniziare gli studi nel 2013, ci sono rimasta e per me ora è la mia seconda casa. Quante lacrime versate, quanto dolore, prima della partenza. Dovevo tirare le somme e dimostrare a me stessa chi ero veramente e che ci sarei riuscita.
Così ho abbandonato tutto e tutti e mi sono lanciata da sola in questo nuovo viaggio, è inutile negare che ho avuto tanta paura, ma a piccoli passi ho cominciato a dar forma al mio futuro. Si comincia sempre con piccoli passi, perché essi danno vita ad un lungo cammino.
Ricordo ancora il giorno del tanto atteso trasloco, il momento in cui il mio cammino cominciava. Avevo tanta voglia di iniziare questa avventura ma anche la paura di non saper cavarmela da sola: lontano da casa per la prima volta, lontano dagli amici di sempre, dalla propria città, dalla propria squadra di pallavolo, ma sono bastati pochi mesi per ambientarmi completamente.
Qui ho trovato persone a dir poco fantastiche, una squadra, un gruppo di amici e delle coinquiline con cui condividere la quotidianità. Sono una ragazza solare, intraprendente e con tanta voglia di imparare e conoscere. Mi piace tanto viaggiare perché mi incuriosiscono le diverse culture.
Come ho già accennato, Macerata per me è una seconda casa e per questo ho deciso di presentare domanda di Servizio Civile qui. Ho scelto l’ente della Caritas Diocesana di Macerata a giugno, su suggerimento di una mia amica, che qualche anno fa ha svolto il servizio lì. A luglio ho fatto il colloquio prima a Loreto e poi in sede a Macerata e nel momento in cui sono stata selezionata ero molto felice; non volevo perdere questa occasione e così eccomi qui.
Ho deciso di dedicare un po’ del mio tempo al servizio per gli altri, mettendomi in gioco, così da imparare a conoscere i miei limiti, vivere un’esperienza che mi faccia crescere personalmente, e soprattutto un tempo per me stessa.
Reputo il Servizio Civile un’esperienza di introduzione al mondo del lavoro, dal punto di vista delle responsabilità che richiede. Inoltre è uno strumento di aiuto reciproco.
«Sogno un Mondo che» progetto promosso da Caritas e Pastorale Giovanile della diocesi di Macerata, vedrà coinvolta me e altri due ragazzi, Elia e Giuliana, per un anno, in attività di educazione e promozione culturale verso i giovani. Staremo a contatto con ragazzi delle scuole elementari, medie, superiori ma anche con studenti universitari che cercano di orientarsi in un mondo che cambia.
La mattina andremo nelle scuole a sensibilizzare i ragazzi riguardo alcuni temi, quali: Legalità, Ambiente, Diritti Umani, Orientamento al futuro e Alimentazione. Il pomeriggio invece, ci sposteremo negli oratori a conoscere le realtà parrocchiali diocesane, staremo con i ragazzi durante i laboratori organizzati dagli oratori e li aiuteremo nello svolgimento dei compiti.
Durante l’estate avremo la possibilità di accompagnare i ragazzi conosciuti in oratorio, ai centri estivi. L’11 Ottobre 2017 ho iniziato questa nuova esperienza, sapendo che non potrò conciliare perfettamente università e servizio, ma farò di tutti per vivere al massimo quest’occasione del Servizio Civile, perché sento che porterà i suoi frutti.
Da questo anno vorrei cogliere ogni cosa e portarmela per tutta la vita.
Mi auguro di saper sempre andare avanti, non abbattermi alle prime difficoltà e ostacoli, che fanno parte di ogni percorso, ma di imparare a superarli, arginarli e credere in tutto quello che si fa. Mi auguro di vivere un’esperienza meravigliosa.