di don Alberico, don Sergio, don André
Come sempre ricordava monsignor Tarcisio Carboni, oltre a quelle marchigiane, la diocesi di Macerata ha una parrocchia anche in Argentina… da circa 50 anni la nostra chiesa locale ha lì una presenza missionaria: 30 anni nella diocesi di Morón e ora da 20 anni in quella di Comodoro Rivadavia. Una presenza che ha coinvolto vari sacerdoti, che hanno regalato una parte della loro vita presbiterale, ma anche vari laici che ci hanno accompagnato con la preghiera, con la loro generosità e alcuni anche visitandoci.
L’oramai imminente visita del vescovo Nazzareno Marconi – dopo quelle di monsignor Cassulo, di monsignor Tonini, le varie di monsignor Carboni e l’ultima , nel 2011, di monsignor Giuliodori – testimonia la continuità dell’impegno missionario della nostra Chiesa locale ed è per noi un motivo di grande gioia. Un padre che visita i suoi figli, un pastore che viene a conoscere e a condividere il lavoro pastorale è qualcosa che tocca il cuore e ci fa sentire, nonostante le migliaia di chilometri di distanza, parte di una stessa famiglia.
Sarà un momento un momento di gioia per le nostre comunità parrocchiali, che si sentiranno accompagnate non solo da noi sacerdoti, ma da tutta una comunità diocesana. L’incontro e il dialogo aiutano a crescere: ascoltare e condividere il camino pastorale della Chiesa maceratese sarà una ricchezza per le nostre giovani comunità della Patagonia, come anche speriamo che la vita di queste giovani comunità rappresenterà una ricchezza per voi. Infine speriamo che la presenza del vescovo Marconi aiuterà noi sacerdoti e le nostre comunità a rinnovare l’entusiasmo di camminare con Cristo, approfondire il desiderio di ascoltare la sua Parola e di crescere nella comunione.
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50 anni di collaborazione missionaria
di Alberto Forconi
La diocesi di Macerata è presente in Argentina con tre suoi sacerdoti (don Alberico Capitani, don Sergio Salvucci, don Luis André De Oliveira) ma la nostra presenza in quelle latitudini risale al 1965. Durante lo svolgimento del Concilio Vaticano II il vescovo di allora Silvio Cassulo si incontrò con il vescovo della diocesi di Morón, periferia di Buenos Aires, che gli presentò la situazione della sua diocesi con due cifre: settecentomila abitanti con solo cinquanta sacerdoti.
Stimolati dal fervore missionario che il Concilio stava trasmettendo ci si domandò: perché non collaborare con quella diocesi che soffre tanta scarsità di sacerdoti in una nazione dove sono emigrati tantissimi marchigiani? Quasi tutte le diocesi marchigiane si mobilitarono inviando qualche sacerdote Fidei Donum, ossia prestato temporaneamente a una diocesi scarsa di clero. Noi abbiamo avuto la possibilità e la grazia di iniziare e di perseverare….
In questi cinquantaquattro anni si sono resi disponibili a questa missione una ventina di sacerdoti; attualmente sono tre presenti nella diocesi di Comodoro Rivadavia, nella zona meridionale dell’Argentina, la Patagonia. La città dove stanno operando si chiama Puerto Madryn e conta circa centocinquantamila abitanti, praticamente tutti affidati ai nostri tre sacerdoti.
Geograficamente la città si trova sulle rive dell’Oceano Atlantico, vicino alla penisola Valdés, famosa per la singolare presenza di ogni genere di fauna: pinguini, balene, lupi marini, guanacos… ma se da una parte c’è turismo, dall’altra c’è tantissima immigrazione proveniente soprattutto dal Paraguay, dalla Bolivia, dal Perù, oltre che dall’interno dell’Argentina. Nella periferia i quartieri crescono a vista d’occhio. Aumentano anche i problemi umani e religiosi. Una buona parte della popolazione è sradicata dalla propria terra, dalle proprie tradizioni, dalla propria religione… La presenza e la crescita delle sette religiose di taglio protestante è impressionante, come anche ogni tipo di povertà.
I nostri tre sacerdoti si dedicano alle tre parrocchie centrali loro affidate e nello stesso tempo devono pensare alle varie chiesette che sono state costruite ultimamente nei quartieri più lontani. Non meno lavoro va dedicato ad altre chiesette da costruire in periferia perché almeno ogni grande quartiere abbia un punto di riferimento per le celebrazioni, il catechismo, la Caritas…
Abbiamo iniziato la missione argentina in periferia di Buenos Aires, nella diocesi di Morón, ma dopo venticinque anni il vescovo Tarcisio Carboni ci suggerì di trasferirci in una zona ancora più bisognosa di sacerdoti, dove appunto siamo ora.
I vescovi di Macerata hanno seguito da vicino il lavoro missionario e si sono recati di persona in quelle terre. Nel prossimo mese di marzo sarà là il nostro vescovo Nazzareno Marconi insieme al vicario generale don Andrea Leonesi e a chi scrive. Con loro tutta la diocesi avrà l’occasione di un nuovo respiro missionario, quello che papa Francesco ci raccomanda continuamente.
Per saperne di più: “Quaranta anni della missione in Argentina”: libro con storia, aneddoti, avventure e tantissime foto della missione argentina scritto da don Frediano Salvucci. Reperibile presso la libreria P. Matteo Ricci, come anche nella parrocchia S. Croce di Macerata.
