Il disordine tributario. È il titolo dell’ultimo volume del professor Giuseppe Rivetti che proprio nella sede dell’Universita di Macerata, dove insegna, lo ha presentato lo scorso lunedì 10 ottobre affiancato dal presidente dell’Istao, Mario Baldassarri, dal Vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi e dal presidente Ucid Alessandro Guzzini, con la moderazione di Vincenzo Varagona. Un pomeriggio gradevole, nonostante la complessità della materia, in un’aula piena di studenti, in cui i relatori hanno tentato di andare al di là del meccanicismo dettato dalle norme, per inquadrare l’argomento alla luce della ratio delle leggi, che è sempre quella di essere a servizio dell’uomo, della comunità.
Non è un esercizio semplice, dal momento, come ha ricordato Baldassarri, che la norma spesso viene studiata non chiara, per lasciare spazio a una pluralità di interpretazioni. Se, poi, è importante definire un sistema fiscale equo, è fondamentale che a pagare le tasse non siano quasi solo i dipendenti, mentre alto è il tasso di evasione nelle altre categorie. Quindi, si a un sistema fiscale, come ha osservato Marconi, che tenga conto delle persone, ma anche un sistema di controlli e verifiche, dal quale pure dipende l’equità. “Lo stato, ha osservato Remo Fiori (UCID), ha 164 banche dati, non è possibile che non si riesca con un controllo incrociato ad ottenere risultati più concreti”.
“Il diritto – ha aggiunto Rivetti – spesso non riesce a dare una risposta ai problemi prodotti da un sistema, anche economico, caratterizzato da una serie di fattori che non lo rendono equo, perché in un sistema equo non si evaderebbero le tasse come avviene”. Alessandro Guzzini (UCID) ha sottolineato come il libro di Rivetti riassuma bene la criticità del sistema tributario italiano: una pressione fiscale troppo elevata, con troppe leggi, che cambiano
troppo di frequente e sono soggette a troppe interpretazioni. Questi elementi negativi rischiano di avvantaggiare alla fine le imprese multinazionali che possono eludere facilmente il fisco grazie ad accordi con paesi a fiscalità agevolata mentre famiglie e PMI finiscono per trovarsi in grande difficoltà.
Un incoraggiamento, in conclusione, è arrivato dal professor Baldassarri, che rivolgendosi ai
ragazzi presenti ha esortato a investire nello studio, il vero motore di un possibile e auspicato cambiamento.
