di Maria Chiara Biagioni
Un invito del Consiglio mondiale delle Chiese a tutte le sue Chiese membro affinché aderiscano alla Giornata di preghiera, digiuno e invocazione per l’umanità proposta dall’Alto Comitato per la Fratellanza umana e fissata per il 14 maggio. “Molte persone stanno vivendo paura e incertezza, nonché traumi, separazione, isolamento e persino morte nelle loro famiglie o nelle loro comunità ecclesiali”, ha detto il segretario generale ad interim del Wcc, rev. Ioan Sauca. “Mentre continuiamo ancora a navigare in questa crisi sanitaria globale, l’unità del mondo attraverso la preghiera riflette la nostra volontà di prenderci cura gli uni degli altri. Le Chiese membro del Wcc possono, dai loro luoghi e tradizioni, sostenersi a vicenda, guardare verso l’esterno ai bisogni di tutti i loro vicini e rafforzare la nostra appartenenza all’unica famiglia umana”. Il Wcc ricorda quindi l’appello lanciato, alcuni giorni fa, dall’Alto Comitato per la Fratellanza umana che ha proposto l’iniziativa: ognuno, ovunque si trovi e secondo gli insegnamenti della propria religione o fede, “si rivolga a Dio pregando, supplicando e facendo digiuno e le opere di misericordia”, “perché Egli elimini questa epidemia, ci salvi da questa afflizione, aiuti gli scienziati a trovare una medicina che la sconfigga, e perché Egli liberi il mondo dalle conseguenze sanitarie, economiche e umanitarie della diffusione di tale grave contagio”.